“Ovunque ci sia un essere umano, vi è possibilità di gentilezza” (Seneca)
Dal latino gens, gentis, ovvero famiglia, stirpe, “gentile” significa appartenente a una casata e quindi nobile. Ma nel tempo si perde il significato di nobiltà del sangue, a cui subentra quello di nobiltà d’animo: un valore innato nell’uomo e che l’uomo ha il compito di esprimere al meglio, innalzando la propria anima attraverso la bellezza e tutto ciò che a essa è connesso. La gentilezza è amabilità, cortesia, delicatezza, garbo, grazia; essere gentili fa bene a noi e agli altri, ma, ai giorni nostri, la gentilezza è ancora rivoluzionaria. Pratichiamola con costanza. Faremo il mondo più bello.
You may say I’m a dreamer
But I’m not the only one
(Imagine – John Lennon)